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IL MUSEO PARROCCHIALE DI MONTELEONE D’ORVIETO
Il giorno 28 giugno 2008 a Monteleone d’Orvieto verrà inaugurato il Museo parrocchiale. Si tratta di un piccolo spazio espositivo ricavato nella chiesa di Sant’Antonio di Padova e nell’annessa sacrestia. La chiesa, che si apre in piazza P. Bilancini, nel centro storico del piccolo paese, era la sede ed oratorio della Confraternita della Morte e del SS.mo Crocefisso, un pio sodalizio di antichissima costituzione. Dopo lo scioglimento di fatto della Confraternita, alla fine degli anni quaranta del novecento, la chiesa venne gestita direttamente dal Parroco. La sacrestia divenne, con il passare del tempo, un vero e proprio deposito di materiali tra cui alcuni attrezzi usati nelle processioni. Don Alvaro Rossi che fu parroco di Monteleone dal 1 novembre 1972 al 31 dicembre 1975 provvide a sgombrare, ripulire e riassettare la chiesa e la sacrestia. Vi trasportò, inizialmente per ragioni di sicurezza, alcuni quadri ed altri oggetti che si trovavano incustoditi nelle chiese della parrocchia, fino a maturare l’idea di realizzare una vera e propria esposizione permanente, un piccolo Museo. Lui stesso testimonia con orgoglio ed emozione: “Trovai un grande vecchio quadro polveroso, appeso in alto dietro l’altare del SS.mo Crocefisso. Con l’aiuto del pittore Antonio Marroni di Città della Pieve lo staccammo, rappresentava l’Ultima Cena, iniziammo a pulire la tela con la cipolla, comparve una firma. Era un’opera di Ottavio Pratelli, pittore pievese del ’500. Dello stesso autore, di cui sapevo che si conservavano pochissime opere, avevo avuto già la fortuna di trovarne anche un’altra tela, nella chiesa di San Biagio di Città della Pieve”. Così iniziò la raccolta e, in collaborazione con la Pro Loco e con l’aiuto di alcuni volontari fu realizzata una prima esposizione. Don Alvaro provò ad interessare della cosa anche la Soprintendenza ai beni culturali, ma la sua richiesta non trovò udienza. L’idea di realizzare il museo fu quindi abbandonata. Negli anni successivi, soprattutto per l’esigenza di salvaguardare il materiale esistente nella parrocchia, visti anche frequenti episodi e tentativi di furto, si continuò ad accumulare sempre più cose nella sacrestia e nella chiesa. Don Marco Merlini, divenuto parroco di Monteleone nel 2004 ha avuto la felice idea di riprendere quel progetto abbandonato. Ascoltato e seguito da S. E. Giuseppe Chiaretti, Arcivescovo di Perugia, con il suo aiuto e sostegno morale e materiale è riuscito, finalmente, a realizzare quel vecchio sogno. Il Museo parrocchiale, costituisce un luogo straordinariamente importante per la cultura della Comunità di Monteleone. Le opere che vi sono esposte raccontano secoli di storia di questo paese, ci riportano indietro nel tempo facendo riaffiorare la memoria di luoghi scomparsi, di ambienti modificati, di eventi che dimostrano l’importanza che ha avuto la chiesa di Monteleone nel contesto storico della Diocesi di Città della Pieve. La sua peculiarità è quella, dunque, di essere come un documento, un libro che si apre al visitatore e racconta, dietro ad ogni oggetto esposto, un frammento della storia dell’antica comunità di Monteleone. La cerimonia di apertura del museo coincide con la celebrazione, organizzata dalla Pro Loco con l’Ente Corteo Storico, della “Notte delli Luminarii”, rievocazione storica in costume trecentesco dell’offerta del cero da parte delle Autorità civili alla Chiesa, nella notte precedente la festività dei SS.mi Apostoli Pietro e Paolo, patroni di Monteleone e titolari della chiesa parrocchiale. La manifestazione trova origine da una consuetudine prescritta nell’antico statuto comunale. Le manifestazioni, del 28 giugno, dunque, organizzate dal Parroco e dalla Pro-Loco, avranno il seguente programma: Ore 17.00, Santa Messa celebrata da S. E. Giuseppe Chiaretti Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve Ore 18.00, presentazione del Museo Parrocchiale presso il Teatro comunale dei Rustici A seguire inaugurazione ed apertura del Museo Rinfresco in piazza Ore 21.30, La notte delli Luminarii
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