> NOTIZIE
Notizie Orvieto.it
Cerca
BANDI FONDI EUROPEI
CULTURA
MINUTERIE
STORIA
MINUTERIE
PREMIO BARZINI
IL PREMIO BARZINI A MILENA GABANELLI Milena Gabanelli , giornalista e conduttrice di “Report” su Rai 3, è la vincitrice della ventesima edizione del Premio Giornalistico Luigi Barzini all’Inviato Speciale organizzato dal Comune di Orvieto, la Fondazione Luigi Barzini e Il Corriere della Sera, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e di Engineering. Il premio ha il riconoscimento della Targa d'Argento del Presidente della Repubblica ed è patrocinato da Regione Umbria e Provincia di Terni. La cerimonia della premiazione, coordinata da Ludina Barzini e Guido Barlozzetti, si terrà sabato 9 maggio al teatro Mancinelli di Orvieto con inizio alle ore 17. Seguirà l’Orazione Civile di Ugo Tramballi, vincitore della scorsa edizione del Premio e, alle ore 17.45, Gian Antonio Stella intervisterà Milena Gabanelli. Sarà presente l’equipe di Report. La ventesima edizione del Premio Barbini si concluderà con l’assegnazione del premio alla giornalista freelance. Cita il comunicato dato alla stampa: “Il Premio, intitolato al grande inviato speciale del Corriere della Sera Luigi Barzini, tra i più famosi giornalisti italiani dell’inizio del secolo scorso, approfondisce in particolare il tema della professione dell’inviato speciale e dei cambiamenti ai quali è andata incontro questa figura. E’ l’occasione per ricordare una delle figure più affascinanti e “avventurose” del giornalismo italiano, ripercorrendo episodi ed eventi passati alla storia, attraversando il racconto di una famiglia, quella dei Barzini, e della sua vocazione al giornalismo. Con un albo di illustri premiati e con l’autorevolezza che gli viene dall’aver tenuto alta l’attenzione sulla figura dell’inviato speciale, il Premio torna a rafforzare il suo contatto con la città di Orvieto e con quella ampia e sconfinata realtà che è l’informazione. Per questo si presenta in una veste nuova, meno rituale, per coinvolgere, provocare, creare discussioni e riflessioni che generino a loro volta sensibilità e conoscenza per ciascuno e per tutti. Premiando Milena Gabanelli e il suo staff, il Barzini si sposta dal tragitto consueto: rende un tributo ad un genere oggi attualissimo, quello dell’inchiesta televisiva che interroga senza reverenze i risvolti nascosti della realtà e i suoi protagonisti, spesso rischiando molto.” Va ricordato che Luigi Barbini è nato nel 1874 ad Orvieto, in quello splendido scenario estremo della rupe che dalla Fortezza dell’Albornoz domina la Valle del Paglia. Probabilmente anche all’epoca, nonostante gli entusiasmi, la città non offriva grandi sbocchi ai giovani emergenti se intorno ai 24 anni Luigi Barzini lasciò Orvieto. Fu la sua fortuna. Diventare giornalista fu un caso, come spesso lui stesso affermava. Sicuramente furono il carattere avventuroso e la capacità dominante che lo spinsero in ogni parte del mondo. Fu in pratica il primo “inviato speciale che, invece di starsene dietro alla scrivania della redazione ad attendere le veline dei comunicati stampa o le pagine dei corrispondenti locali, si trasferì sui luoghi degli eventi, registrando di persona quanto avveniva. “Luigi Barzini era un avventuroso viaggiatore che, contrariamente a molti altri uomini d’azione, scriveva in modo mirabile. Aveva visto tutti i paesi del mondo, dove era diventato amico intimo di grandi personaggi, testimone oculare dei principali avvenimenti storici, conoscitore di gelosi segreti politici e militari, sapiente scrutatore nelle ombre del futuro” ricorda suo figlio, Luigi Barzini jr, anche lui grande inviato del Corriere della Sera. “I grandi viaggi, le descrizioni di battaglie, le rivoluzioni, il crollo di imperi, le avventure esotiche erano la materia che lo ispirava. (...) Alcune sue pagine sono più memorabili e durevoli di quelle di molti letterati del suo tempo.” Anche perché scriveva quando il tempo non consumava così rapidamente tutti gli eventi e il tempo stesso contava meno. “Articoli e servizi viaggiavano spesso per ferrovia e piroscafo. Non perdevano nulla del loro interesse e si leggevano con avidità anche dopo diversi giorni.” MILENA GABANELLI Freelance da sempre, Milena Gabanelli ha cominciato a collaborare con le tre reti Rai nel 1982 con programmi di attualità, poi è passata al reportage per la testata Speciale Mixer. È l'unica giornalista italiana a mettere piede sull'isola dove vivono i discendenti degli ammutinati del Bounty (Figli del Bounty - Mixer - 1990). Sempre per Mixer è inviata di guerra (Ex Jugoslavia, Cambogia, Vietnam, Birmania, Sudafrica, Territori Occupati, Nagorno Kharabah, Mozambico, Somalia, Cecenia). Nel 1991 introduce in Italia il videogiornalismo: abbandona la troupe e inizia a lavorare da sola con la sua videocamera. Teorizza il metodo e lo insegna nelle scuole di giornalismo. Nel 1994 Giovanni Minoli le propone di occuparsi di un programma sperimentale che presenti i servizi realizzati dai neo-videogiornalisti. Professione Reporter è stata una vera e propria scuola, un programma di rottura con gli schemi e i metodi tradizionali. Milena Gabanelli (autrice del programma) dà spazio e tempo a tutti i freelance che lavorano con la propria telecamera e aspirano ad un giornalismo più impegnato. Invita nel piccolo studio i nomi più famosi del giornalismo tradizionale a dibattere su questa nuova frontiera. Da quell’esperienza si forma un gruppo anomalo, forse unico nel panorama giornalistico, con una passione comune: l’inchiesta investigativa. Un genere di giornalismo abbandonato a causa degli alti costi, ma forse anche perchè richiede, da parte del giornalista, un grande impegno personale. La forma scelta è quella “vecchio stile”, abbinata al metodo di lavoro più innovativo fra i network occidentali. Così la Gabanelli nel 1997 dà vita, come naturale evoluzione di Professione Reporter, a Report, una scommessa che per durare negli anni aveva bisogno di autori che ci credessero e con il coraggio di resistere alle difficoltà. Grazie al lavoro di giornalisti come Bernardo Iovene, Sabrina Giannini, Stefania Rimini e Paolo Barnard la testata si è affermata e successivamente rafforzata con il contributo di altri professionisti che via via sono entrati nel gruppo di lavoro. Dal 2001 Report viene programmato in prima serata su Rai Tre e oggi è un punto di riferimento nel giornalismo d’inchiesta prodotto dalla Rete. Il programma si occupa dei problemi più disparati, dalla salute, alle ingiustizie e inefficienze dei servizi pubblici che il cittadino rileva quotidianamente, alle scelte future dell’uomo che possono comportare rischi, ecc. Milena Gabanelli e il suo staff, con estrema professionalità e con il coraggio di chi realizza inchieste senza peli sulla lingua, si documentano a trecentosessanta gradi per cercare di arrivare alla verità dei fatti, prendendo in esame anche la versione delle eventuali controparti (istituzioni pubbliche o privati). Ad intervistare Milena Gabanelli sul palcoscenico del Teatro Mancinelli sarà Gian Antonio Stella, editorialista e inviato di politica, economia e costume al Corriere della Sera. Ha vinto numerosi premi giornalistici, tra cui il Barzini, l' É, l'Ischia e il Saint Vincent. Tra i suoi libri più famosi L'Orda, in cui parla dell'emigrazione italiana all'estero, e Schei, un'indagine sul Nordest d'Italia. Nel 2005 ha esordito nella narrativa con il romanzo Il maestro magro. Nel 2007 è ritornato all'inchiesta giornalistica con La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili (scritto con Sergio Rizzo), che con oltre 1.200.000 copie vendute e ben 22 edizioni è stato uno dei libri di maggior successo del 2007. Del libro, che attraverso inchieste, reportage e documenti ufficiali riporta sprechi e privilegi ingiustificati della politica italiana, è uscita nel 2008 la versione aggiornata (non una ristampa), col sottotitolo “…e continuano ancora a esserlo” e con l’aggiunta di un capitolo extra. Nel maggio 2008 viene pubblicato il libro-inchiesta La deriva. Perché l'Italia rischia il naufragio (scritto dagli stessi Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo), considerato come seguito del best-seller La casta.
Mappa del sito
Orvieto.it - Tutti i diritti riservati
ilportale@orvieto.it