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QUELLI DELLA PIAVE
La giornata splendida, appena sfiorata dalla tramontana, ha festeggiato sulla Rupe il consistente gruppo di “Quelli della Piave” che su iniziativa di Silvio Manglaviti e del portale www.orvieto.it. dopo anni di lontananza si sono ritrovati per trascorrere “un giorno al Casermone” e ritornare sui luoghi dei loro vent’anni. Come da programma, la giornata è iniziata con la cerimonia dell’alzabandiera, presieduta dal sindaco Antonio Concina che ha deposto una corona tricolore sul monumento ai caduti. Ma niente squilli di tromba: il trombettiere, per motivi di salute, non ha potuto raggiungere la ex caserma di Orvieto. La breve cerimonia si è svolta nel silenzio raccolto, definito dagli applausi e dal grido: <
> Quella di ieri, domenica 4 ottobre, è stata una giornata improntata alla gioia del ritrovarsi, del riconoscersi a prima vista, dell’intendersi con un solo cenno del capo o degli occhi. Fa pensare all’amicizia salda nata tra i giovani accomunati da intere giornate vissute fianco a fianco, stessi gesti, stessi passi, stesse file allo spaccio. Ma già qui si nota la differenza dei ranghi. Precedenza agli anziani, poi gli altri, infine i “nuovi”. E così, passo passo, seguendo il percorso delle camerate, entro un po’ in quel mondo esclusivamente maschile così simile al collegio eppure così strettamente diverso. In caserma le differenze continuano in base all’anzianità. Anche nelle camerate, rigorosamente senza porte, i posti più lontani dai rumori e dal via vai che di notte porta ai bagni, ossia quelli vicini ai finestroni, erano riservati ai militari prossimi alla licenza. Gli altri letti, i primi, più prossimi al corridoio comune, erano invece destinati alle nuove leve. Strano, si sente sempre parlar male di naia e di ferma, eppure questi rimpatriati hanno nel cuore il sentimento struggente che si prova quando si torna ad un luogo molto amato. Tutti gli intervistati hanno espresso sentimenti di commozione nel rivedere luoghi e ambienti sempre vivi nel ricordo. Trovo Gabriele da solo in un angolo accanto alla finestra mentre rimira e fotografa la propria camerata. <
> dice commosso. Effetto emozionante anche per Stefano Caprioli, direttore d’orchestra, compositore di musica per film, teatro… <
> PAOLO ROSSI PRESIDENTE REGIONALE GRANATIERI Paolo Rossi, granatiere doc, è presidente regionale e componente del comitato di presidenza nazionale dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna. <
> LA SITUAZIONE DELLA PIAVE. SONO VENUTO A VEDERE UN MORIBONDO AGIRE SUBITO PER SALVARE LA PIAVE <
> esclama desolato un ragazzo di Livorno alla vista dell’attuale situazione della Piave. <
> commenta Marco Olveda, architetto pesarese. La cosa non mi sorprende. La realtà odierna della prestigiosa caserma orvietana è sotto gli occhi di tutti. Ogni giorno uno sfacelo nuovo. Oltre alle scritte dei soliti teppisti notturni, abbondano vetri rotti, marmi divelti, intonaci dei soffitti crollati sul pavimento, infiltrazioni d’acqua piovana… <
> chiede una signora con bimbo che segue da lontano il marito che s’aggira per le camerate. E’ la stessa domanda che mi pongo io di fronte alle tante cose divelte, tipo i componenti delle docce e dei bagni. La struttura però è solida. Dice Pietro Soccolini, geometra orvietano: <
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> dice Stefano Caprioli <<è che mi sembra incredibile che sia tutto così abbandonato e lasciato a se stesso. Riesco obiettivamente a capire che costi cifre enormi ma forse manca proprio l’idea di cosa farne. Quindi vedere tutti questi spazi in un posto così prestigioso, così bello,… forse un’idea a qualcuno dovrebbe venire. Invece di fare un ponte su Messina, facciamo un centro multiartistico, facciamo dei laboratori di scenografia, di musica, di danza, di arte. Però, purtroppo, in un periodo in cui il Centro del restauro chiude per cavilli burocratici e non per mancanza di richieste, mi riesce difficile immaginare che si possa trasformare questa cattedrale in qualcosa di intelligente. Per adesso rimane l’emozione di aver rivisto questo posto dove sono stato dodici mesi. Mi piacerebbe vederlo destinato a qualcosa nel futuro.>> E’ preoccupato Marco Olveda, l’architetto pesarese: <
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> COSA DICE L’EX SINDACO STEFANO CIMICCHI? Tra i granatieri presenti all’incontro conviviale anche Stefano Cimicchi che mostra ai commiliti le foto dell’epoca in tenuta da calciatore, ricordando i trofei e le vittorie. <
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