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UNA SCUOLA MONTESSORI A ORVIETO
Alle ore 15,30 di sabato 12 dicembre presso la Sala Consiliare del comune di Orvieto l’associazione “Orvieto bilingue” presenterà il progetto “Per una scuola bilingue nel nostro territorio”. Il professor Mazzetti, presidente del “Centro Internazionale Montessori”, presenterà il metodo come oggi viene praticato in Italia e nel mondo. L’associazione “Orvieto bilingue” è formata da genitori e sostenitori che intendono promuovere l’istituzione ad Orvieto di una scuola bilingue italiano-inglese che insegni secondo il metodo Montessori, una scuola che offra non solo un curriculum completo e bilingue, ma anche un metodo d’insegnamento che nasce italiano ed è riconosciuto a livello internazionale come il metodo Montessori, soddisfacendo così l’esigenza di un’educazione di maggior respiro europeo.” Il meglio del meglio, dunque, come si desume dalla nota data alla stampa. “Il nostro progetto nasce dal bisogno verificato di aumentare e diversificare l’offerta formativa e didattica di Orvieto e del suo comprensorio….Crediamo fortemente che importando nella nostra città un modello di scuola bilingue, che è un’esperienza consolidata in alcune grandi città italiane e che si sta diffondendo anche in centri come Firenze e Trieste, possiamo offrire ai bambini iscritti un’istruzione di altissima qualità, contribuendo alla crescita economica, sociale e culturale del territorio.” Sembra che sul territorio il numero di genitori interessato alla istituzione di una scuola Montessori sia abbastanza consistente e deciso. “Con un finanziamento adeguato, esiste la possibilità di avviare l’anno scolastico 2010 con un asilo nido da 0 a 3 anni, una scuola materna per i piccoli dai 3 ai 6 anni, ed almeno quattro classi di 20 bambini ciascuna fra scuola elementare e media. Nell’arco di 3 anni prevediamo di allargare il progetto per arrivare ad un’offerta educativa completa da 0 a 14 anni. Offriremo un Pof, ossia il Piano dell’Offerta Formativa, più ampio del curriculum ministeriale, rimanendo comunque fedeli anche al curriculum di stato…. Tra l’altro… la scuola offrirà l’insegnamento della lingua inglese da parte di insegnanti rigorosamente madrelingua. In più, tutte le materie aggiuntive saranno insegnate in lingua inglese da madrelingua esperti in materia di cui il nostro territorio ci fornisce l’imbarazzo della scelta. Il Pof sarà ideato in modo da integrare il curriculum ministeriale con le materie aggiuntive, consentendoci così la possibilità di ottenere la parità scolastica. Il progetto prevede la creazione di un istituto che diventerà un gioiello educativo, sociale, culturale ed economico del nostro territorio. Un progetto continuativo nel tempo e nella qualità, in modo da assicurare alle famiglie la stessa qualità e continuità per tutto il percorso educativo dei loro figli da 0 a 14 anni.” LA CASA DEI BAMBINI “La casa dei bambini”. Detto così, lascia il tempo che trova, specie se non si conosce Maria Montessori, la grande pedagogista italiana, fondatrice del metodo educativo che porta il suo nome. Prima donna in Italia a conseguire una laurea in medicina, iniziò dedicandosi alla cura e al recupero dei bambini anormali rinchiusi nei manicomi per giungere alla convinzione che, più dei farmaci, era il trattamento educativo a dare i migliori risultati. E quando si accorse che il medesimo trattamento dava risultati migliori sui bambini senza problemi di mente, decise di fondare una scuola sua. “La casa dei bambini” fu lei a fondarla, nel 1906, per l’educazione dei figli degli operai e dei senzatetto del quartiere romano di San Lorenzo.
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