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CASTEL GIORGIO: CON “VIAGGIO TRA I SAPORI E NELLE TRADIZIONI DELL’ALFINA” SI E’ CONCLUSA LA PRIMA EDIZIONE DI “COME TRA AMICI… CONVERSAZIONI IN BIBLIOTECA” Viaggia tra i sapori e gli odori di questa primavera umida e lussureggiante Federico Fabiani. Non gli basta andar per sagre e girare per i paesi dell’Alfina alla ricerca di aneddoti, eventi, storie spicciole, panorami da incanto da immortalare… Oltre questo spuntino, ogni giorno divora centinaia di chilometri per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. <<Con tutti questi odori, attraversando la campagna per raggiungere la scuola mi sono preso una rinite!…>> <<Strano, eppure ti piace annusare e gustare con l’olfatto prima che con il palato le buone pietanze di cui parli nel tuo libro.>> <<È un libro di assaggi.>> commenta l’editore Annulli di Grotte di Castro. E quando dice assaggi intende l’insieme degli elementi storico – culturali – sociali che compongono “Viaggio tra i sapori e nelle tradizioni dell’Alfina”, la guida di Federico Fabiani che invoglia alla lettura, all’approfondimento, che stimola la conoscenza reale dei luoghi dell’Alfina, un libro che mira a dare un senso di appartenenza a chi sull’Altipiano abita e vive. La conversazione, vivace da subito, avvince i presenti che si fanno partecipi. Spinti da curiosità, stupore e voglia di saperne di più pongono domande ed esprimono considerazioni. Forte è il desiderio di mantenere integre la bellezza e la ricchezza del paesaggio come anche la volontà di estendere la consapevolezza del grande privilegio di vivere sull’Alfina. Tanto per restare in tema con la guida, la serata si conclude con altri assaggi. Dal momento culturale, si passa alla degustazione dei cibi tipici della cucina povera della tradizione. È invitante il buffet preparato dalle famiglie di Castel Giorgio: antipasti alla contadina, panzanella, fagioli con le cotiche,… tozzetti, ciambellone e zuppa inglese. Ah, non vorrei dimenticare le famose polpettine della nonna! Minuscole palline, un bocconcino, fatte con carne tritata e cicoria, insaporite con un pizzico di cannella. Il tutto accompagnato da vini locali. Un unico appunto: mi piacerebbe vedere riportato, se non altro per la prossima edizione, l’elenco dei titoli e, soprattutto, un minimo di bibliografia, al fine di dare il giusto risalto a chi ha impiegato tempo e denaro nella ricerca storica. Santina Muzi
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