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I CALANCHI VANNO SALVAGUARDATI
ORVIETO: I CALANCHI VANNO SALVAGUARDATI E VALORIZZATI LO HA DECISO IL CONSIGLIO COMUNALE “L’anno vecchio se ne va…” diceva una vecchia nenia infantile. Col passo pesante il 2010 s’allontana, trascinando la valigia stracolma di cose che vorremmo rimuovere. Qualcosa di bello, però, ci lascia questo 2010. Mi riferisco in particolare alla decisione unanime del Consiglio comunale che nella riunione del 27 dicembre ha votato contro l’ampliamento della discarica e l’occupazione del terzo calanco. “Oggi è una data memorabile per Orvieto.” è stato il commento generale da parte di assessori e consiglieri. In definitiva il senso di appartenenza e il bene del territorio sono prevalsi sulle ragioni politiche. Le crete quaternarie che costituiscono lo sfondo suggestivo del nostro paesaggio rischiavano di scomparire, colmate dalle immondizie provenienti da tutta l’Umbria. “C’è un unico rimedio per risolvere il problema della immondizia” scriveva un giornale della zona di Perugia nei giorni precedenti il Natale “ed è quello di ampliare le discariche…in particolare quella di Orvieto” A parte il fatto che l’obiettivo dovrebbe essere quello di produrre meno rifiuti, per il resto lo scrivente non si allontanava dal vero dato che la cosa era stata già decisa, sia a livello regionale che comunale, con atti firmati dalla precedente Amministrazione. Contro l’ampliamento della discarica “Le Crete” da mesi si erano mosse le varie associazioni ambientaliste che avevano anche provveduto alla raccolta di firme. Pressoché in simultanea, dall’interno del Consiglio Comunale si levava la voce del Consigliere Leoni (PDL) che sollevava una mozione in difesa dei calanchi, mozione sostenuta e firmata da sei consiglieri della parte avversa… Infine Maurizio Conticelli di “Altra città” rafforzava le convinzioni rendendo pubblica la notizia che la Regione Umbria nel 2009 aveva deliberato che i calanchi di Orvieto e Ficulle sono da difendere e da valorizzare… Probabilmente la delibera regionale in questione, dopo le discussioni delle settimane precedenti, ha direzionato il voto degli indecisi ed ha prodotto l’unanimità del voto finale. <
> ha detto Marco Frizza, presidente del Consiglio. Tra i molteplici obiettivi si mira a “raggiungere l'80% di differenziata entro il 2013 , attivare la filiera del riciclo e del riuso, incentivare gli investimenti sul territorio per la creazione di piattaforme specifiche che lavorino nel riciclo e riuso dei materiali”. La risoluzione approvata all’unanimità dal consiglio comunale “ha valore di indirizzo politico” ha specificato Pier Luigi Leoni. Questo significa che sindaco e giunta sono politicamente obbligati ad “avviare il procedimento per la redazione di una variante che tuteli i calanchi. Inequivocabilmente la risoluzione esclude che la tutela sia garantita riempiendo di lerciume altri calanchi”. Stessa convinzione è stata espressa da Giuseppe Germani, capogruppo dell’opposizione: <
> Il voto del 27 dicembre 2010 sta anche a significare che non possono entrare in discarica rifiuti speciali provenienti da territori fuori dell’ Ati 4, significa “rafforzare il ruolo di Orvieto quale fulcro del piano di ambito per il trattamento e la valorizzazione della frazione umida”; significa “verificare la possibilità di ripristinare i volumi del primo calanco attraverso il recupero del materiale indifferenziato”, come già si era espresso F: Biondi dell’associazione “Amici della Terra”. Considerato che “il Consiglio è sovrano”, la Regione dovrà deliberare un nuovo Piano dei rifiuti. E per la salvaguardia dell’ambiente anche lo Statuto del Comune dovrà essere modificato. Santina Muzi
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