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IL SINDACO CONCINA PRESENTA CLAUDIO MARGOTTINI
IL NUOVO ASSESSORE DECISO A METTERE LA SCIENZA A SERVIZIO DEL CITTADINO Dopo le dimissioni dell’assessore Cristina Calcagni il sindaco Concina si è trovato nella necessità di individuare un sostituto in grado di aiutare a traghettare la città verso nuove prospettive, in particolare per quanto concerne l’energia, l’ambiente, la discarica, i rapporti con SAO-ACEA. Con Claudio Margottini, considerato il nutrito curriculum che lo accompagna, Toni Concina dovrebbe aver trovato la persona giusta, al momento giusto. E sul nuovo Assessore si concentrano le aspettative degli ambientalisti. <<Ormai non ci sono più ambientalisti perché tutti siamo sensibili ai problemi dell’ambiente.>> è il commento del Sindaco. Non conosciamo ancora i progetti di Claudio Margottini per la città. Sappiamo però che, rispetto alla salvaguardia dell’ambiente, come lui stesso si definisce, è stato “il medico della mutua dell’Unesco”, presente in Corea del Nord, Bolivia, Afganistan, Etiopia, Perù… Per ora, tuttavia, “il medico della mutua”, con l’incarico al Comune di Orvieto, praticamente è tornato a casa. <<Mia madre è di Ficulle, mio padre di Parrano.>> dice l’assessore nel corso della conferenza stampa. E, dopo 35 anni trascorsi a girovagare per il mondo in vari punti caldi dove c’era bisogno della sua competenza, l’attaccamento alle proprie radici appare evidente se subito annuncia di garantire la presenza assidua sulla Rupe, addirittura giornaliera in questa prima fase di studio della situazione. Oltre che l’ambiente a Margottini va il sistema informatico, l’energia… “Mettiamo la scienza al servizio dei cittadini” è lo slogan che lancia e ripete durante l’incontro. Intanto qualcosa rimane immutato: <<Dobbiamo onorare gli impegni presi dalle precedenti Amministrazioni.>> Sono le parole vincolanti del primo cittadino che non danno adito a molte speranze. Eppure il resto del discorso sembra più ottimistico: <<Poche le idee, ma chiare… Ci sono degli obblighi pregressi di cui tener conto… Continuiamo questa battaglia perché Orvieto deve arrivare a rifiuti zero.>> Tante cose deve fare questa “città che non dorme mai”, come la definisce il Sindaco che parla anche di green economy. Intanto il 31 gennaio presso le aziende della Rupe è iniziata la distribuzione del materiale per la raccolta differenziata. A breve seguirà la distribuzione presso le famiglie. La partenza per la realizzazione della raccolta differenziata è quindi ormai prossima: il 14 inizierà la raccolta per le utenze non domestiche, il 21 per le utenze domestiche. Gradualmente verranno rimossi i bidoni e i cassonetti da vie e piazze del Centro Storico. Un lavoro complesso che in contemporanea vede l’impegno per l’avvio alle industrie di quanto raccolto. Se in prima fase il differenziato finirà presso il Centro di Bardano, poi sarà avviato verso gli impianti del Ternano per il recupero. <<Tutto questo ha un costo però, con la collaborazione di tutti, entro qualche anno si dovrebbero vedere risultati soddisfacenti.>> Iniziare dal Centro storico è sicuramente risolvere il problema più difficile che renderà poi più facile continuare con la periferia e il Comprensorio. E’ questa la convinzione di Sindaco e Assessori. Ed anche di Regione e Provincia. Il termine “green economy” mi fa pensare all’energia ottenuta da prodotti agricoli non destinati all’alimentazione, al biodisel ottenuto dagli scarti della campagna quali le vecchie “fascine”della potatura o cose analoghe. L’assessore però ha idee…solari. Parla di pannelli sottilissimi in grado di ricavare energia dal sole. Non i soliti pannelli solari che cominciamo a vedere anche nelle nostre periferie. <<Vede questo foglio? Fogli altrettanto sottili possono essere collocati sui loculi del cimitero. Produrrebbero energia per il cimitero stesso ed anche per le abitazioni della zona. Si avrebbe un certo risparmio energetico.>> <<Questi fogli potrebbero andare bene anche per i tetti del Centro storico di Orvieto?>> <<No. Per i Centri storici ci sono le tegole, che hanno la stessa funzione.>> In questo caso, se basta sostituire le tegole del tetto per risolvere molti dei problemi energetici, perché tutti i Comuni limitrofi, da Porano, a Castel Giorgio, Castel Viscardo, Baschi… stanno ricorrendo al fotovoltaico? L’assessore Margottini comunque conclude: <<Non sono quello che predica bene e razzola male. La mia casa ha questo tipo di tegole e questo tipo di energia.>> Ecco cosa vuol dire “Mettere la scienza a servizio del cittadino”. Santina Muzi
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