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BILANCIO DELLA FONDAZIONE CRO 2011
BILANCIO DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO 2011 Fondazione O.K. Ѐ questo il commento che viene spontaneo dopo la conferenza stampa di giovedì 26 maggio tenuta presso la sede della Fondazione in Piazza Febei ad Orvieto allo scopo di presentare il bilancio dell’anno 2010. Ed a guardare bene gli utili sono stati spartiti su vari fronti, dall’istruzione , alla salute pubblica, al volontariato, alla salvaguardia dell’arte, al sostegno della fasce più deboli della popolazione... <
> Ma a quanto ammonta il patrimonio della Fondazione? <
> Ѐ stato proprio il rendimento che nel 2010 ha reso possibile l’erogazione di 1 milione e 650 mila euro. L’avanzo di esercizio, pari ad euro 2 milioni 387 mila 114, ha permesso di effettuare un accantonamento al fondo erogazione per euro 1 milione 600 mila e 246 mila per il fondo di stabilizzazione delle erogazioni. Infatti, per superare i periodi di magra, gli organi della Fondazione ogni anno cercano di passare delle quote nel fondo di stabilizzazione delle erogazioni in modo d’avere almeno due anni di erogazioni accantonate. Dal discorso del presidente Vincenzo Fumi estrapolo nel dettaglio la spartizione delle elargizioni: << Nel 2010 la Fondazione non ha fatto mancare il sostegno alle fasce più deboli esposte alla grave crisi economica. Per la seconda volta, insieme alle Fondazioni umbre riunite nella consulta, ha dato una somma al fondo di solidarietà delle chiese umbre promosso dai vescovi dell’Umbria per rispondere ai bisogni delle famiglie in situazione di forte disagio economico. Per il 2010 lo stanziamento da parte delle 6 Fondazioni è stato di 250 mila euro, nel 2009 era stato di 500 mila euro. Nel 2010 la Fondazione ha provveduto al Concerto di Pasqua in Duomo, alla fanfara a cavallo della polizia di Stato, ha tenuto la mostra del “Mosaico risorto”.>> A proposito della mostra mi piace ricordare che il mosaico risorto è un dipinto su tela di canapa eseguito da Cesare Nebbia per il mosaico della cuspide centrale della facciata del Duomo, rimasto accantonato nelle soffitte del Duomo stesso. A restauro ultimato la Fondazione aveva provveduto ad allestire la mostra a Palazzo Febei e a presentato il volumetto “Il mosaico risorto”. L’elencazione delle elargizioni non finisce qui perché comprende il finanziamento alla campagna di scavo in zona Ponte del Sole alla ricerca del “Fanum Voltumnae”. <
> dichiara il presidente. C’è poi il contributo annuale per il Corteo storico, i vari restauri tra cui l’affresco dell’Annunciazione nel convento di San Ludovico, il contributo all’associazione “Mirum “ per gli spettacoli d’arte sacra, e all’associazione Te.Ma. che gestisce il Teatro Mancinelli di cui la Fondazione è attualmente lo sponsor principale sia in occasione di Umbria jazz, sia per i concerti. Per la prima volta nello scorso anno la Fondazione ha concesso 7 borse di studio per studenti all’inizio della carriera universitaria. <
> Ancora nel campo dell’istruzione la Fondazione si è impegnata per i laboratori di lingue per il Liceo scientifico Majorana e per la Scuola secondaria Scalza-Signorelli, nonché per il progetto del plastico di Orvieto, in base alla mappa del Sanvitani, con l’Istituto d’Arte... Considerata l’importanza che la Fondazione dà all’arte, mi sembra opportuno indirizzare il mio intervento verso qualcosa che ho notato da qualche settimana: la chiesa di San Lorenzo in Vineis annessa all’antico monastero delle clarisse, ossia la chiesa del cimitero monumentale, attualmente utilizzato come deposito del materiale da lavoro degli operai che provvedono agli scavi ed alle riesumazioni. Oltre all’incuria e all’abbandono, a San Lorenzo in vineis non solo è crollato il tetto della sagrestia in modo da lasciare la chiesa esposta a tutte le intemperie, ma addirittura è a rischio lo stesso lucernario di Raffaello da Montelupo. A questo punto la risposta del Presidente della Fondazione è decisa. Ad Orvieto ci sono tante emergenze: c’è la chiesa della Misericordia, c’è San Giovannino... Non si può essere presenti ovunque. Santina Muzi
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