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LA VENDEMMIA A SCUOLA
ORVIETO SCALO: LA SCUOLA PRIMARIA SI AGGIUDICA IL 1° PREMIO DELLA CARDЀTO Santina Muzi Cardéto, antica terra dei Cavalieri di Malta e, prima ancora, dei Templari. Nome particolare ed antichissimo, che a prima vista può ricordare i cardi selvatici che abbondano un po’ ovunque nelle nostre campagne. Ma il termine cardéto ricorda anche l’operazione di cardare la lana e, soprattutto, la canapa che in quella zona è stata intensamente coltivata dai tempi più remoti fino ai primi anni ‘cinquanta. Ma oggi che di canapa quasi più nessuno conserva la memoria e che quelle terre sono per la maggior parte lasciate incolte o minacciate dal cemento, parlare di Cardeto significa per lo più parlare di vino di Orvieto. Ѐ al Cardeto che infatti sorge la moderna cantina che ai giorni nostri sta cercando di diffondere tra le giovani generazioni la conoscenza della campagna e dei suoi prodotti, in particolare del vino. E così Cardéto è diventata Cardèto, quasi a dimostrare il rinnovamento delle culture e delle produzioni agricole. In quest’ottica, mesi addietro la Cardèto aveva promosso “La vendemmia a scuola” un’iniziativa rivolta agli alunni della classi 5 delle Scuole Primarie di Orvieto che hanno risposto all’unanimità. Così i ragazzi hanno avuto l’opportunità di visitare la cantina e di assistere e partecipare alle prime fasi della trasformazione dell’uva. Un modo attivo per acquisire esperienze, per conoscere quella campagna che molti di loro vedono solamente dal finestrino dell’auto in cui viaggiano. L’esperienza così coinvolgente si è tramutata in lavoro scolastico: tanti disegni che nel pomeriggio di Venerdì 25 novembre sono stati esposti all’interno del Palazzo del Popolo nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta al suono dell’organetto e l’allegra animazione del “Mago del Lapone”. Il primo premio in assoluto è andato alla scuola di Orvieto Scalo che, con il disegno di Cecilia Ciambella, si è aggiudicata i 500 euro da utilizzare per l’acquisto di materiale scolastico. Il lavoro di Cecilia è più che mai interessante perché rappresenta un mondo che non c’è più e che appartiene solo alle generazioni più avanti con gli anni. Sembra di vedere il giovincello del Pascoli di antica memoria, quando il poeta descrive la pigiatura: il giovanotto arruffato, dentro la tina con i calzoni arrotolati fino al ginocchio, a piedi nudi si accinge a pestare gli acini gonfi e turgidi. Ѐ andata bene anche alla ragazza che con il suo biglietto premio potrà dire con orgoglio di essere lei questa volta a portare i suoi genitori in giro per l’Italia a visitare le città d’arte, cominciando da Pisa e da Genova. Intanto già viene annunciato che per il prossimo anno la partecipazione verrà estesa anche alle scuole del Comprensorio. Verrà inoltre presa in considerazione e riproposta ai partecipanti la metodologia rappresentata dalla vincitrice. C’è solo da immaginare l’euforia e la calca per infilarsi nella tina. Sicuramente ci sarà da divertirsi. Attenzione, però. Il vino dà alla testa, e il mosto non è da meno. E i piedi di certo non godono: il succo d’uva in questa fase è gelido come le sorgenti dell’Alcantara! I VINCITORI Arianna Milizia - 5 A – Sferracavallo; Gaia Stincarelli – 5 B – Sferracavallo; Chiara Magi – 5 A – Porano; Luca Pancrazi – 5 A – Ciconia Giulia Dikman – 5 B - Ciconia; Valeria Ceban – 5 A – Orvieto; Maria Longobardi – 5 B - Orvieto; Agnese Fileccia 5 - C – Orvieto. PRIMO PREMIO Cecilia Ciambella - 5 A - Scuola Primaria Orvieto Scalo.
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