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NEVE IN ARRIVO
Prendiamo esempio dal Trentino: diamoci una mossa Santina Muzi Neve in arrivo anche sul territorio orvietano. E tanta, più di quella caduta la settimana scorsa. Lo ha annunciato stamani Giuliano Santelli responsabile della protezione civile comunale di Orvieto nel corso della conferenza stampa presieduta dal sindaco Toni Concina e dall’assessore Claudio Margottini, a sua volta infortunato causa neve. La neve è prevista per il pomeriggio inoltrato di venerdì 10 febbraio ma tutto dipende dalla potenza del vento: nel caso questa cambi, la neve potrebbe arrivare nella mattinata. Quindi, se per ora non è prevista la chiusura delle scuole, non è detto che nell’arco della mattinata non giunga l’ordinanza di mandare tutti a casa. “Il bollettino della Protezione civile è chiarissimo.- dice Santelli – Sono state allertate tutte le strutture.” E quando parla di strutture si riferisce anche alle forze dell’ordine, dotate di auto 4X4. Infatti, dato che la Sanità non dispone di simili ambulanze nei giorni dell’emergenza neve le auto della Guardia di Finanza sono state provvidenziali per il trasporto dei dializzati. Sindaco e Protezione civile chiedono a tutti la massima collaborazione, anche per mantenere pulito il pezzetto di strada davanti alla propria abitazione, alla scuola, al negozio... “Anche se i bidelli attualmente hanno mansioni diverse- dice Santelli – darebbero un segno di solidarietà se togliessero la neve davanti alla scuola.” E a chi fa notare che nei vicoli del Centro Storico c’è ancora la neve, il Sindaco risponde parlando di solidarietà tra vicini e ricorda i numeri telefonici per contattare la Protezione Civile. Cosa che effettivamente nei giorni di gelo è stata fatta però, data la gravità della situazione, la Protezione Civile aveva finito le scorte di sale. Sicuramente sotto questo aspetto la cosa non si ripeterà perché nel frattempo ne sono stati reperiti circa 600 quintali, di cui 250 immagazzinati per i prossimi eventi. Per quanto riguarda la solidarietà tra vicini, questa va sicuramente evidenziata perché, nonostante la città sulla rupe sia abitata per lo più da anziani, vecchi e persone dell’Est, di questi, chi ha potuto farlo, si è attivato. Ma non tutti hanno una pala in casa e nemmeno il sale apposito per cui, per chi ne abbia bisogno, ricordiamo i numeri della protezione civile: 0763 306410; 0763 306418; 0763 306419. Ci sono com’è logico delle priorità che riguardano sia la viabilità, sia le situazioni delle località più isolate. Priorità comprensibili e ovvie, come gli interventi di Protezione civile e Servizi manutentivi per raggiungere le frazioni e le abitazioni rimaste isolate sull’altipiano dell’Alfina o per soccorrere camionisti e automobilisti... Quindi diamoci una mossa. Se venerdì la strada invasa dalla neve ci sbarrerà il passo mentre noi vogliamo a tutti i costi uscire, anche solo per andare a comprare il pane, in mancanza della pala, recuperiamo la scopa della befana e puliamo per lo meno lungo il muro in modo d’avere un passaggio. E se non riusciamo a trovare la Protezione civile perché impegnata in casi più gravi, compriamoci il sale. Ma non quello da cucina. Quello per la salata! Forse tutti sappiamo che in Trentino Alto Adige ciascuno è obbligato a tenere pulito il proprio pezzetto di marciapiede e se qualcuno cade e si fa male, non è l’assicurazione del Comune a pagare i danni. Ѐ il cittadino interessato a quel tratto di marciapiede o di strada! Dolcissima ultraottantenne Si chiama proprio così, Dolcissima! Ѐ una signora ultraottantenne che vive sola in una casa isolata al Sambuco, nella zona di Torre San Severo, che per tre giorni se ne è rimasta chiusa in casa mentre fuori si accumulava la neve. Protezione civile e servizi manutentivi sono riusciti a raggiungere la casa solo dopo 11 ore. “Siccome con la macchina non si poteva passare per la neve- racconta Santelli -prima siamo andati a piedi per vedere se c’era bisogno d’aiuto.” Ma Dolcissima se ne stava tranquilla davanti alla stufa a gas . Aveva fatto una stradellino intorno casa per andare a prendere la legna, aveva cibo a sufficienza, il telefono per tranquillizzare i parenti e questo le bastava. “L’ultima persona che ho visto è stato il fornaio, sapevo che nevicava e allora ho preso un filone di pane in più. Prima era passato il pastore e avevo comprato una forma di cacio...” Nella mattinata di oggi, giovedì, chiamata da Santelli, Dolcissima ha risposto al telefono che stava spalando la neve e che non aveva bisogno di niente. “Se ho bisogno di qualcosa vi chiamo!” Che bell’esempio per tutti!
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