> NOTIZIE
Notizie Orvieto.it
Cerca
BANDI FONDI EUROPEI
CULTURA
MINUTERIE
STORIA
MINUTERIE
LARVE DI ZANZARA KILLER
ORVIETO: UN BAMBINO SCOPRE LARVE DI ZANZARA KILLER IN UN TOMBINO DI VIA DELLE PERTICHE Santina Muzi La segnalazione perviene da Gianni Cardinale, professore, ambientalista, per anni responsabile della locale sezione del WWF e dell’Oasi di Alviano. L’episodio è significativo, come a dire “chi bene semina è a metà dell’opera”. Infatti che nel tombino davanti casa c’erano larve di zanzara tigre si è accorto Nico, un bambino di 9 anni, al quale lo zio Gianni tempo addietro aveva insegnato a distinguere la specie. Avvertito lo zio, insieme hanno verificato la stessa situazione in altri tombini del Centro storico. Che per il Corso , in Via del Duomo e perfino sulle “panche” di pietra davanti al Duomo create in passato per montare a cavallo ci fosse una vera e propria invasione di zanzare ce ne eravamo accorti tutti. Ma, per quanto gli insetti fossero assatanati anche in pieno giorno, mai ci sarebbe venuta l’idea della zanzara tigre, che è molto più preoccupante della zanzara comune per gli effetti sulla salute, sia umana che degli animali domestici. Scrive Gianni Cardinali: “Ieri, mio nipote Nico di nove anni, presso la sua abitazione in via delle Pertiche ad Orvieto centro storico, mi ha fatto notare un tombino stradale con acqua e pieno di larve di zanzara, presumibilmente tigre. Un paio di anni fa gliele feci riconoscere in un altro posto e lui abilmente le ha scovate. Abbiamo fatto subito una ricognizione con una lampada in ben cinque tombini e tutti risultavano un bell'allevamento di zanzare: altro che sottovasi dove non ho mai visto una larva di zanzara!!” C’è da dire che solo qualche mese fa il Comune aveva fatto pulire tutti i tombini sulla rupe. Un lavoro durato mesi, portato avanti solamente da 2 dipendenti Cosp, che hanno riempito sacchi e sacchi di materiale umidiccio e puzzolente. Un’infinità i tombini completamente otturati, in particolare per il Corso in prossimità di esercizi dove si consumano cibi e bevande. Ma decisamente il più stracolmo era quello davanti alla caserma dei carabinieri che, oltre ad essere pieno, praticamente era sparito sotto un cumulo di terra e foglie secche. <
> avevano spiegato i due addetti, perché non si trattava di limo ma di terra, foglie, materiale vario marcito in acqua stagnante. Quindi pieno di batteri pericolosi. Commento Orvieto non è riuscita a farsi valere nemmeno per un discorso che la riguarda in prima persona quale quello delle fogne e del risanamento della Rupe! Chi ci aveva preceduto in un passato abbastanza remoto aveva provvisto la città di fogne sotterranee percorribili, quasi ad altezza d’uomo, largamente visibili a tutti nel corso dei lavori degli anni ’80, quelli che hanno segnato il grande declino della città sulla rupe e la prevalenza del suburbio. Tutti, allora, scrollavano il capo e si chiedevano se non era meglio riparare i percorsi franati e proseguire con i sistemi adottati in passato. Sarebbe stato così più facile controllare le perdite dell’acquedotto evitando l’allagamento di cantine e cavità tufacee. E sarebbe stato facile tenere d’occhio l’intero sistema della distribuzione del gas... Al tempo dei lavori e della legge speciale “Orvieto – Todi” nessuno, nelle alte sfere della Regione, ha preso in considerazione suggerimenti e progetti di ingegneri e architetti nostrani.
Mappa del sito
Orvieto.it - Tutti i diritti riservati
ilportale@orvieto.it