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CORSO SULLA LAVANDA
CORSO SULLA LAVANDA PRESSO LA PICCOLA FATTORIA DEGLI SG-HOBBIT LA CAMPAGNA INIZIA IL PROSSIMO 19 LUGLIO Santina Muzi Oggi dire “lavanda” e pensare al la Provenza è un tutt’uno. Ed è strano perché la lavanda, che i nostri nonni chiamavano “spigo”, era normalmente coltivata in ogni dove, non soltanto per uso industriale, ma in particolare per quello famigliare. Ogni cassetto, ogni armadio o cassapanca ne conteneva un mazzetto composto di fiori dai lunghi steli ripiegati a coprire le spighette profumate. Chi non ricorda il gradevole odore di spigo che avevano le lenzuola e gli asciugamani dell’infanzia? Era una coltura sommessa, tacita. Eppure diffusa. Ma era così naturale avere piante di lavanda tra il rosmarino e i topinambur che le donne quasi se ne dimenticavano. Solo intorno alla festa di san Giovanni ricominciavano a spiluccare i rametti per preparare l’acqua odorosa. Dopo una lunga convivenza sommessa, ora anche nel comprensorio orvietano la lavanda sta venendo alla luce tanto che diverse aziende agricole si stanno attrezzando in maniera adeguata. Segnaliamo per questo fine settimana la piccola fattoria degli Sg-hobbit di Flavia e Giampiero che nell’area di San Faustino stanno per iniziare la campagna della lavanda. Sul monte Peglia non è come nel Piano o nelle campagne di Orvieto dove la lavanda già per la festa di San Giovanni comincia ad espandere il suo profumo. Sul monte Peglia a causa dell’altitudine la stagione è più indietro e la raccolta della lavanda inizierà il 19 luglio per concludersi intorno alla metà di settembre. Nel frattempo nella giornata dell’11 luglio Flavia e Giampiero hanno iniziato il loro lavoro accogliendo gli ospiti dell’Istituto Don Guanella di Perugia, arrivati con la lavanda prodotta nelle campagne dell’Istituto. Consigliati dagli assistenti, gli ospiti si sono messi subito al lavoro per separare dagli steli le spighette da passare alla distillazione a vapore. E lo hanno fatto con gioia, pensando a saponette e profumi che ne ricaveranno... Staccare le spighette a mano è abbastanza semplice. Ce ne vuole però prima di empire un bidone da cui ottenere 100 millilitri di olio essenziale! Quello della settimana scorsa è solamente l’inizio, un piccolo assaggio della lavorazione della lavanda che arriverà più avanti. Intanto, per chi abbia voglia di farsi un’esperienza sul campo, segnaliamo le giornate “di lavoro/studio, dalla raccolta alla distillazione dell’olio essenziale a corrente di vapore”. La piccola fattoria degli Sg-hobbit invita a trascorrere insieme i giorni 19 – 20 – 21 luglio per partecipare alla raccolta della lavanda presso il Parco dei Sette Frati. E questo nelle ore più fresche e prima che arrivino le api a caccia di polline. Nel pomeriggio poi si passerà alla distillazione. C’è possibilità di vitto e alloggio. Chi volesse saperne di più o desidera prenotare, può contattare i numeri 3349522075 (Giampiero), 3887521461 (Flavia)
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