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ORVIETO - PROVINCIA TOSCANA
Santina Muzi Orvieto Provincia. È questa l’idea di Giuseppe Andrei di fronte agli ultimo soprusi perpetrati a danno della nostra città dallo strapotere del più forte. Non bastava la mancanza di equità nel considerare la realtà dei danni causati dall’alluvione del 12 novembre 2012 su una parte del territorio orvietano densamente popolato e costellato di attività artigianali e commerciali equiparandolo al territorio agricolo della provincia perugina. Ci voleva anche la chiusura del tribunale di Orvieto e l’accorpamento con quello di Terni per concludere la partita. Terni, 90 chilometri dalla nostra città, per gli Orvietani non è certo dietro l’angolo e nemmeno è facilissima da raggiungere. Stessa cosa per Perugia. Proprio per la sua posizione geografica che la incastona tra Umbria, Toscana e Lazio, Orvieto è a margine della regione e come tale viene considerata. Ma Orvieto c’è, esiste e sarebbe bene facesse sentire la sua voce! In occasione delle elezioni di qualche decennio fa, Giampaolo Aceto aveva lanciato lo slogan “Orvieto Capitale” a significare essenzialmente che Orvieto è di per sé un capitale. Ma è un capitale che viene depauperato un po’ alla volta, come se un potere nascosto stia manovrando per minarla dall’interno.... Che dire dell’idea del referendum per uscire dall’Umbria? Si può sicuramente affermare che è un segno tangibile della rabbia, del malcontento nei confronti di chi da Perugia amministra l’intero territorio regionale e raramente si preoccupa e difende gli interessi della parte marginale. Ben venga l’idea di Giuseppe Andrei che sogna Orvieto Provincia e la ripropone in Toscana, insieme a quel circondario che per secoli ha avuto lo stesso percorso. A seguire l’articolo di G. Andrei __________________________________________ Restare in Umbria, oppure no? Ancora una volta Orvieto è stata trattata a…. pesci in faccia dall’Umbria, anche se ancora una volta pure mediante Roma, al di là della tardiva azione della Regione per salvare i Tribunali! Infatti, il locale efficiente Tribunale di Orvieto è in fase di chiusura definitiva per quindi fi-nire nel marasma giudiziario di Terni, mentre a riguardo dei risarcimenti per l’alluvione del Novem-bre 2012, a giudicare dalle sonore proteste, non mi sembra che Orvieto ed i suoi abitanti, colpiti dal-la stessa, siano stati trattati in maniera adeguata, mentre al contempo per Orvieto ed il suo compren-sorio sussiste uno stato generale di pressoché abbandono da parte della Regione Perugina e della Provincia Ternana, concentrate soprattutto sulle loro problematiche e sui loro bisogni locali!!! Seppure io sia e mi ritenga Umbro per nascita e per storia familiare da Città di Castello e dintorni fino ad Orvieto, mi chiedo se davvero per Orvieto, il suo comprensorio ed i relativi abitanti, non sia giunta l’ora di indire un referendum per decidere se restare in Umbria, oppure andarsene dalla stessa, visto come siamo trattati!!! Tuttavia, a differenza di altri, in caso di desiderata diaspora dall’Umbria, io non credo che tale referendum dovrebbe essere tenuto per andare a fare i “servi sciocchi” in una sedicente Tuscia nel disastrato Lazio e magari sotto Viterbo per cadere da una bruciante padella ad una ancor più bruciante brace e magari pure per essere ancora una volta devastati dai Romani, magari palazzinari, ma io credo che sarebbe molto meglio andare verso la ben più organizzata Toscana! Infatti Orvieto, seppure già Provincia autonoma sotto il Soglio di Pietro, storicamente ha avuto sempre maggiori legami con la Toscana, sia quando fu Velzna, la capitale religiosa dell’Etru-ria con annesso sottostante Fanum Vultumnae, il “Vaticano degli Etruschi”, al di la delle polemiche dei Bolsenesi che non considerano di essere in realtà degli Orvietani deportati di antichissima data! Che pure nel Medioevo, quando Orvieto ebbe stretti legami con la Toscana, sia come alleata di Firenze, che come prima alleata e poi nemica di Siena!!! Andare in Toscana permetterebbe ad Orvieto pure di ritrovarsi con gran parte di quel territorio di sua naturale influenza e legame fino ad Orbetello, all’Argentario, al Monte Amiata, un territorio molto bello che a me appare ugualmente non molto considerato ed un po’ lasciato a se stesso, appunto perché con l’Unità d’Italia tale territorio fu slegato dal suo naturale capoluogo, nella divisione di tale area fra 3 Regioni e 5 Province ben poco legate ad Orvieto ed a tale territorio! Si, Orvieto in Toscana potrebbe pure aspirare a tornare Provincia con un territorio adeguato, seppure Grosseto e Siena forse non ne sarebbero del tutto entusiaste e seppure la Valle del Lago e la fiera Acquapendente, territori tali da far meritare ad Orvieto vecchie sonore scomuniche ben peggiori di quelle per gli eretici Patari in città, resterebbero al di fuori nel Lazio! Tutto ciò pure al di là di come finirà la questione delle Province in Italia, da abolire con la scusa spesso balzana del risparmio, mentre la distruzione delle Province in realtà significherebbe solo la distruzione di servizi ai Cittadini e della rete Istituzionale per mezzo della quale lo Stato è presente sul territorio vicino ai Cittadini, quando invece sono i Parlamenti Regionali che dovrebbero essere fatti ritornare nei loro ranghi e forse che dovrebbero essere pure aboliti, dando al Parlamento nazionale e bicamerale la effettiva rappresentanza di tutti i Cittadini e di tutto il territorio nazionale per adeguatamente legiferare, dando invece ai Capoluoghi di Regione soli compiti di coordinamen-to nel decentramento operativo e nell’ambito delle Costituzionali autonomie locali, senza ampi compiti legislativi, visti: i costi, le disuguaglianze incostituzionali, ed il magna, magna esplosivo che hanno portato il federalismo ed il potenziamento dei Parlamenti Regionali e visto pure che l’Italia è un Paese non grande come la U.E., gli U.S.A. o la Russia!!! In ogni caso, l’eventuale ritorno di Orvieto in Toscana, magari pure come Provincia, potreb-be rappresentare comunque un reciproco vantaggio, sia per Orvieto, che per il suddetto territorio relegato ad area di confine senza un vero capoluogo storicamente di riferimento, nonostante a tutt’oggi spesso siano molti gli stretti legami fra gli Orvietani e gli abitanti di tale territorio! Giuseppe ANDREI Orvieto 13-09-2013
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