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IL SISTEMA DEL PAGLIA
L'Associazione "Val di Paglia bene comune" e l'Associazione "12 novembre" organizzano un seminario di studio su: Il sistema del Paglia I problemi, i valori 1° giornata di studi e confronto dei saperi Orvieto, Centro Congressi della Cassa di Risparmio, venerdì 20 dicembre 2013 h 9.30 Saluti istituzionali Toni Concina (Sindaco di Orvieto), Valentino Rocchiggiani (Sindaco di Allerona), Maurizio Terzino (Sindaco di Fabro), Massimo Tiracorrendo (Sindaco di Castel Viscardo) Fabrizio Bellini (Assessore Provinciale all’Ambiente) h 9.45 Claudio MARGOTTINI, introduzione ai lavori della mattina h 10.00 Sandro COSTANTINI, L’evento del 12 Novembre 2012 h 10.15 Giuliano SANTELLI, 12 Novembre 2012: immagini dal fiume h 10.30 Nicola BERNI, Considerazioni idrauliche ed idrologiche sull’evento del 12 Novembre 2012 h 10.45 Silvio MANGLAVITI, Le alluvioni storiche dell’Orvietano nelle fonti geocartografiche tra XIX e XX sec.. h 11.00 pausa caffè h 11.15 Angelo VITERBO, Il quadro della conoscenza presso l’Amministrazione Regionale dell’Umbria h 11.30 Paolo GRIGIONI, Marco SPINAZZA La storia del fiume Paglia negli interventi dell’Amministrazione Provinciale di Terni h 11.45 Mario MORI, Francesco MORANDI, Conoscenze di morfodinamica fluviale h 12.00 Corrado CENCETTI, Paolo TACCONI, L’evoluzione morfodinamica del fiume Paglia: dallo studio alla definizione delle criticità. h 12.15 Fabrizio FRANCESCONI, Stefano FRATINI, Elementi geomorfologici della piana di Orvieto h 12.30 Sergio FATTORELLI, Pericolosità idraulica della piana di Orvieto. h 12.45 Francesco BIONDI, Alcune considerazioni sull’evento del 12 Novembre 2012 h 13.00 Dibattito h 13.20 Claudio MARGOTTINI, prima sintesi operativa di carattere tecnico della giornata. h 13.30 pausa pranzo h 14.30 Enrico PETRANGELI - Fabrizio CORTONI, Introduzione ai lavori del pomeriggio h 14.45 Giorgio CESARI, Il nuovo Piano per l’assetto idrogeologico del bacino del Paglia h 15.00 Giuseppe Maria AMENDOLA, Il Consorzio Tiberina per un approccio integrato alle politiche ambientali di bacino h 15.15 Endro MARTINI, Alta Scuola della Regione Umbria ed i contratti di fiume h 15.30 Roberto MINERVINI, Proposte per un contratto di Fiume sul bacino del Paglia h 15.45 interventi preordinati su aspetti particolari, locali e storici del bacino idrografico del Paglia e confronto tra saperi tecnici ed esperienze di vita H 17.45 Enrico PETRANGELI, prima sintesi operativa di carattere sociale della giornata. La Giornata di studi e confronto di saperi Il sistema del Paglia. I problemi, i valori, comincia a mettere insieme tutte le conoscenze disponibili sull'ecosistema del Bacino idrografico del fiume Paglia per identificarne i principali problemi e valori. Ciò in vista della definizione del piano di interventi organico che sappia trovare soluzioni efficaci e non limitati paliativi e che sia in grado di mettere insieme sicurezza della comunità e riqualificazione ambientale e urbanistica. L’alluvione di Orvieto del 12 Novembre 2012 ha messo in evidenza la fragilità dell’ecosistema Paglia e si è trasformata in catastrofe laddove ha incontrato un territorio urbanizzato in palese contrasto con le dinamiche morfologiche, idrologiche ed idrauliche del fiume. L’origine delle criticità attuali è sicuramente da imputare a scelte urbanistiche locali basate su una limitata conoscenza scientifica ed una scarsa lungimiranza politica, senza voler necessariamente parlare di interessi non trasparenti. La mancanza di lungimiranza politica è però evidente anche a livello centrale, basti pensare alle difficoltà di applicazione della legge n.180 del 1989 sulla difesa del suolo: i piani ed il ruolo delle autorità di bacino sono stati lentamente resi ininfluenti; non si è stabilità una gerarchia ed una sintesi di responsabilità sul territorio. In questo quadro la legislazione si aggiorna soltanto disastro dopo disastro e, senza regole e piani per la programmazione di medio-lungo periodo del territorio, anche la conoscenza scientifica, già per sua natura in fieri e dunque in continuo aggiornamento, riesce ad apportare un contributo molto relativo costretta spesso anche dagli interessi della ricerca applicata. Le memorie delle comunità locali poi sono quasi sempre derubricate a leggende folkloriche e conseguentemente quasi mai prese in adeguata considerazione, discusse e trattate come fonti informative almeno da riscontrare. In questo quadro spesso gli interessi particolari di singoli stakeholders, per la loro concretezza e immediatezza vengono presi in maggiore considerazione rispetto agli interessi collettivi che nascono da una ancora poco condivisa visione dell'ambiento come bene comune e patrimonio pubblico. Nelle politiche di messa in sicurezza del bacino del Paglia dopo l’alluvione del 2012 è palese la frammentazione delle competenze nella tutela del bacino, la incapacità degli enti preposti a sviluppare una politica di protezione del paesaggio naturale, delle infrastrutture e dei cittadini in equilibrio con l’evoluzione naturale dell’ambiente idraulico, la necessità di aggiornamenti pianificatori e procedurali che garantiscano una equilibrata gestione del territorio. Fatta questa esperienza e riscoperto il valore della sua comunità di destino con il fiume, Orvieto ha deciso di riprendere in mano la propria sicurezza e il proprio sviluppo determinandoli secondo precise prospettive di valore comunitario (empowerment). La giornata di studi e confronto di saperi vuol essere l'inizio di questo percorso: condiviso fin da subito con tutti i suoi attori, sociali e istituzionali.
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