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BOLSENA: MUSEALIZZATA LA TORRETTA DEL BOMBARDIERE AMERICANO B –17 IN PALAZZO MONALDESCHI 70 ANNI FA LA FORTEZZA VOLANTE PRECIPITAVA NEL LAGO Santina Muzi Numerose autorità civili, militari, religiose, più un’infinità di persone sulla piazza antistante il Palazzo Monaldeschi in Castello hanno partecipato alla cerimonia d’inaugurazione del Centro visite. Un evento importante quello di ammirare nelle sale del Palazzo reperti rinvenuti nelle acque del lago di Bolsena risalenti talvolta a qualche millennio prima di Cristo. Ma ciò che ha reso particolare la giornata tanto da attirare un discreto numero di Americani è stata la collocazione della torretta del bombardiere alleato B 17 precipitato nel lago nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, esattamente 70 anni fa, il 15 gennaio del 1944. Si tratta della stessa torretta ventrale estratta dalle acque del lago il 22 maggio 2013 ancora munita delle 2 mitragliatrici Browning da 50 millimetri. Il fatto Quel giorno di gennaio di 70 anni fa il bombardiere americano, partito da Amendola in Puglia per bombardare il ponte della ferrovia di Certaldo ed un centro tedesco di smistamento armi, a causa di una turbolenza sull’Adriatico fu costretto a cambiare rotta e a passare all’interno della Penisola ma, una volta sopra Perugia, venne bersagliato dalla contraerea tedesca che centrò due motori. Per alleggerire la fortezza volante 6 bombe vennero sganciate sul lago Trasimeno… E quando la situazione divenne estremamente pericolosa, il comandante inserì il pilota automatico e ordinò ai 10 uomini dell’equipaggio di abbandonare il bombardiere che alle 13,30 finì la sua corsa precipitando nelle acque del lago di Bolsena. Del fatto, conosciuto bene dagli anziani, si era quasi persa la memoria finché il relitto non è stato rinvenuto a 90 metri di profondità dai sub bolsenesi. A questo punto la storia comincia a farsi avvincente in particolare perché sulla fiancata si legge un nome di donna: Ileen Lois. Iniziano le ricerche da parte di Mario Di Sorte che intraprende una serie di viaggi e di consultazioni degli archivi militari d’oltreoceano finché non scopre che la donna in questione, tuttora vivente, è la moglie del mitragliere…. La storia giunge a conclusione nel maggio del 2013 con il recupero della torretta da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Viterbo e della scuola subacquea di Bolsena L’equipaggio del B 17 L’equipaggio si componeva di 10 uomini: dopo il lancio con il paracadute alcuni vennero catturati dai Tedeschi mentre altri fuggirono a piedi e, grazie all’aiuto delle gente del luogo, riuscirono a salvarsi. Tra questi il copilota tenente Joseph B. Townsend venne nascosto da un Giuseppe “nostrano” in un paesino del Viterbese e poi fatto fuggire per Caprarola. <
> racconta il figlio del Giuseppe italiano che tuttora ricorda quei giorni. In questa giornata di “amarcord” sono tornati in Italia gli Americani. E si parla inglese nelle sale del Palazzo Monaldeschi. Sono figli e nipoti dei militari del bombardiere, tutti giunti sani a casa dopo le varie peripezie e i campi di prigionia in Germania. Tra i tanti nella sala, colpisce la rassomiglianza tra una signora bionda e il copilota della fortezza volante. Niente di più semplice: è Jean, la figlia del copilota J. B. Townsend! <
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