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RIFIUTI ZERO? UN MITO DA SFATARE
Santina Muzi Obiettivo: rifiuti zero. Lo ha dichiarato il sindaco Giuseppe Germani nel corso della conferenza del 17 luglio organizzata per presentare alla stampa la nuova Giunta del Comune di Orvieto. Su un altro fronte quello dei rifiuti zero è un obiettivo da sfatare. Lo sostiene il comunicato inviato dalla segreteria nazionale degli "Amici della Terra" nell'annunciare la conferenza nazionale sui rifiuti che si terrà a Milano – palazzo delle Stelline in data 6 ottobre 2014. In realtà, nel corso della conferenza con cui il nuovo sindaco aveva annunciato l'importante traguardo che nel frattempo aveva esteso ai sindaci del Comprensorio, era sorto il dubbio che tutto si potesse riciclare o potesse essere utilizzato per la produzione di energia. È indubbio tuttavia che la gestione integrata coerente con gli indirizzi comunitari possa "sviluppare la prevenzione e il riciclo in sinergia con il recupero energetico al fine di minimizzare il ruolo della discarica". E proprio questo è l'obiettivo: risparmiare il terzo calanco dalla valanga di rifiuti che quotidianamente giungono a "le Crete" dall'intera provincia di Terni, in modo da salvare non solo l'aspetto paesaggistico del nostro territorio ma, soprattutto, l'integrità e la salubrità delle nostre crete quaternarie, rimaste intatte nel profondo fino ai giorni nostri a dominare il corso dei fiumi Paglia, Chiani e l'intera vallata alluvionale su cui si erge la stessa Rupe. La raccolta differenziata dei rifiuti iniziata gradatamente da alcuni anni, prima sulla rupe e poi nelle periferie, non può che agevolare la salvaguardia del terzo calanco. <<Finché io sarò sindaco, il terzo calanco non sarà toccato!" ha promesso Germani. E tutto lascia supporre che così sarà. Il Sindaco ha parlato di impianti per il recupero e la produzione di energia che starebbero per arrivare a "Le Crete". E qualcosa bolle in pentola se nei giorni scorsi, come annunciato e come dimostrano le foto inviate dall'addetta stampa del Comune, la Giunta e i Consiglieri hanno avuto un incontro con i dirigenti di Sao/Acea "che sta attuando un consistente intervento di ristrutturazione e riorganizzazione funzionale grazie all'introduzione di nuove sezioni e tecnologie". Va detto che nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti urbani ci sono delle priorità. Numerose sono le voci incluse nel termine "rifiuti urbani" e riguardano sia l'organico che la carta, la plastica, il cartone, il vetro, i cocci rotti, gli scarti da giardino.... L'ordine preferenziale delle priorità mette al primo posto la prevenzione, seguono la preparazione per il riutilizzo, il riciclo e il recupero a scopi energetici. Qualche scarto comunque, nonostante tanto lavorio, rimane sempre. Ed è soltanto questa rimanenza impossibile da trasformare e riutilizzare che, ridotta di volume e di massa, finisce in discarica di cui, perciò, non si potrà mai fare a meno. Esiccome "é vietato smaltire rifiuti urbani (R U) non pericolosi in regioni diverse da quelle dove i rifiuti stessi vengono prodotti, fatto salvi accordi interregionali," e considerato che "la realizzazione e la gestione di nuovi impianti possono essere autorizzate solo se il relativo processo di combustione garantisca un elevato livello di recupero energetico", viene da pensare che quanto previsto all'impiante de "Le Crete" sia un insieme di una certa consistenza, in grado di dare risultati più che importanti. <<Si va verso un piano strategico ambientale del Comune di Orvieto e dell'intero Comprensorio.>> ha promesso il neosindaco che intanto ha in programma un incontro con le Associazioni ambientaliste in modo da trovare un percorso senza ostacoli nella realizzazione e nel raggiungimento, per quanto possibile, dell'obiettivo "rifiuti zero".
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