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LA PASSERELLA SUL PAGLIA
Santina Muzi Il cartello di divieto all'inizio della consistente passerella in traversine nell'area del polo scolastico non concede dubbi: il percorso pedonale è chiuso fino al 15 settembre, ossia fino all'inizio dell'anno scolastico 2014-15. Infatti, per consentire i lavori della complanare, è stato realmente chiuso l'accesso al sottopasso che dalla zona del cantiere accede alla strada della Direttissima e a piazza della Pace. Dopo 17 mesi dalla disastrosa alluvione del 12 novembre 2012 la passerella era stata riaperta al passaggio pedonale nella scorsa primavera ed ecco che, dopo tre mesi circa, viene nuovamente chiusa. Ma il cartello di divieto rassicura che l'intero percorso, compresa la passerella sul Paglia, all'inizio del nuovo anno scolastico sarà di nuovo agibile. In questo modo dal polo scolastico si potranno raggiungere le stazioni, sia quella ferroviaria che quella della funicolare come anche i vari pullman in partenza dalla medesima area, evitando il traffico sul Ponte dell'Adunata così come era prima della fatidica data dell'alluvione. È prematuro in questa fase chiedere notizie circa i 2 laghetti realizzati diversi anni fa dalla Provincia di Terni in quello che avrebbe dovuto essere un parco urbano, interessato dal Paglia e dal fosso dell'Abbadia. È augurabile, come sottolinea l'Associazione "Val di Paglia bene comune", che si approfitti dell'occasione per dare una bella ripulita alla zona dell'ex "Parco urbano", oggi ridotta ad un serpaio, se non ad un "zanzarificio" come la definiscono i residenti, completamente invasa da vegetazione spontanea, spine, arbusti, spinaie... Intanto i laghetti non sono più due, separati e attraversati da altre due passerelle più leggere della prima. Ora si sono congiunti e formano un unico specchio d'acqua, abbracciando una specie di isolotto verdeggiante. Il Paglia, che più a monte è poco più di un rigagnolo silenzioso, sotto la passerella sonnecchia impaludato. Lo scrosciare dell'acqua sui sassi non gli appartiene in questo strano ferragosto. Quella è la voce del Chiani che s'immette irruento e scorre saltellando. Sulla poca acqua del fiume volano bassi i gabbiani, ignorando il pescatore immobile verso il ponte dell'Adunata, statuario come uno spaventapasseri.
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