Il
terreno destinato alla costruzione della Caserma Avieri
era in origine un grande vigneto (chiamato appunto Vigna
Grande) e apparteneva ai "Servi di Maria".
Durante
i lavori di sterramento si aprirono delle spettacolari voragini
sul pianoro e non si trattò solo di vuoti naturali,
ma anche di cavità di origine antropica.
Per
la presenza di “gallerie”, fu ritenuta opportuna
l'opera del rabdomante Casini Vincenzo.
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